articolo di Serenella Civitelli, Sapere, dicembre 2011, p.52.
Guardando alla storia della medicina si può credere che le donne si siano affacciate alla professione nel XIX secolo. In realtà, donne sagge (ostetrica, in francese moderno, si dice ancora sage femme) hanno sempre curato servendosi di rimedi naturali, sfruttando l’osservazione e l’esperienza, rispettando la natura. Nell’antichità, peraltro, il prestigio delle
guaritrici era tale da giustificarne la rappresentazione deificata. La prima “medica” conosciuta per nome, Merit Ptah, viveva nell’Antico Egitto intorno al 2700 a.C. La dea greca dei serpenti – così come si può vedere raffigurata a Cnosso, 1600 a.C. – mostra spavaldamente i simboli della femminilità, della sapienza e del potere di guarire: rispettivamente il seno nudo, la civetta e i due serpenti, tutti demonizzati dal Cristianesimo
(la parola strega deriva dal termine latino strix, che vuol dire civetta). Dal nome delle dee greche della salute Igea e Panacea, accolte nel Pantheon romano come Salus e Valetudo,
derivano le parole igiene e panacea, nonché salute e valetudine…..
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