In occasione della Giornata internazionale dei diritti della Donna, le socie dell’associazione Donne e Scienza sono coinvolte in una serie di iniziative volte alla diffusione delle attività che le vedono protagoniste.
Ve ne segnaliamo alcune:
Intervista della Presidente Sveva Avveduto dalla giornalista della Rai Marilú Merolla che andrà in onda il 6 marzo nel corso del programma di Radio 1 Inviato speciale che inizia alle ore 8:30.
L’associazione europea EPWS ha individuato nella Presidente Sveva Avveduto women scientist of the month per il mese di marzo. Link al sito: epws.org
La socia Elena Gagliasso parteciperà ad una tavola rotonda sul libro di Valeria Fieramonte, La via di Laura Conti. Ecologia, politica e cultura a servizio della democrazia, enciclopediadelledonne i libri, Milano, 2021 info sul sito https://www.feminismfieraeditoriadelledonne.it/
Cenni storici:
La socia Mariella Paciello ripercorre la nascita della Giornata Internazionale della Donna:
L’8 marzo è noto per essere la festa della donna. In realtà parlare di festa è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è più corretto parlare della Giornata internazionale della donna. La storia della festa delle donne risale ai primi del Novecento e sono molti gli avvenimenti che, dal suo inizio, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all’istituzione della Giornata internazionale delle donne:
– nel Congresso della seconda Internazionale Socialista che si tenne a Stoccarda nel 1907: venne votata una risoluzione in cui ci si impegnava a lottare per il suffragio universale; quindi venne fondato l’Ufficio di Informazione delle donne socialiste;
– l’anno dopo, nella manifestazione che il Partito Socialista Americano organizzò il 28 febbraio 1909 a sostegno del diritto delle donne al voto, molte donne decisero di scioperare e scendere in piazza: chiedevano un aumento di salario e il miglioramento delle condizioni di lavoro: così nacque la prima Festa delle Donna in America;
– nel 1910, le delegate a stelle e strisce proposero durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste di Copenaghen di istituire una giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne in rosa. In Danimarca, Germania, Austria e Svizzera si festeggiò per la prima volta il 19 marzo 1911;
– con l’inizio della prima guerra mondiale, le celebrazioni si interruppero per riprendere l’8 marzo 1917 quando, a San Pietroburgo, le donne furono a capo di una manifestazione per la fine del conflitto.
Ecco finalmente il fatidico 8 marzo: nella Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921, venne fissato questa data per la Festa delle donne. In Italia si iniziò a celebrarla nel 1922; l’iniziativa si consolidò solo dopo la seconda guerra mondiale e nel 1946 l’Italia partecipò in massa alla Festa della Donna; in Italia, il rametto di mimosa venne associato all’8 marzo dal 1946, quando per iniziativa della parlamentare comunista Teresa Mattei, venne offerto alle donne per la Giornata internazionale della donna.
Infine Il 16 dicembre 1977 con la risoluzione 32/142[29] l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all’anno “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale” (“United Nations Day for Women’s Rights and International Peace“). Adottando questa risoluzione, l’Assemblea riconobbe il ruolo della donna negli sforzi di pace e riconobbe l’urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. L’8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni.
Mariella Paciello