Anche la rivista Nature si dedica alla questione delle molestie in ambito scientifico, e ospita un servizio in cui propone che le molestie sessuali vengano considerate come altre forme di scorrettezza scientifica, quali i plagiarismi ed altre forme di cattiva condotta.
“L’integrità scientifica si deve riferire anche al modo in cui vengono trattate le persone, non solo i dati”, sostiene Erika Marìn-Spiotta, il cui articolo si può scaricare qui